Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile.
Gli ecosistemi marini sono realtà altamente complesse, con un equilibrio perfetto e delicatissimo al loro interno. Ma sono anche un'indispensabile fonte di sopravvivenza per l'uomo, offrendo cibo, medicinali naturali, biocarburanti e una difesa naturale per la vita dell'uomo sulla terra. I mari e gli oceani sono a grande rischio a causa dell'aumento delle temperature medie e dell'inquinamento, che causano acidificazione delle acque e riduzione della biodiversità. I residui plastici in continuo aumento nelle acque dei nostri mari, arrivati a formare vere e proprie isole di rifiuti di dimensioni continentali, impattano sulla vita delle creature marine, così come su quella dell'uomo, che si nutre di pesci avvelenati dalle microplastiche disperse in mare.
L'acidificazione dei mari ha un impatto negativo sulla capacità degli stessi di assorbire CO2, funzione indispensabile per ridurre gli effetti delle emissioni antropiche, e rappresenta un rischio per la vita sott'acqua. I nostri oceani oggi hanno un'acidità del 26% superiore al periodo pre-industriale, e si prevede che crescerà del 100-150% entro il 2100.
Target
14.1 Entro il 2025, prevenire e ridurre in modo significativo l'inquinamento marino di tutti i tipi, in particolare quello proveniente dalle attività terrestri, compresi i rifiuti marini e l'inquinamento delle acque da parte dei nutrienti;
14.2 Entro il 2020 gestire e proteggere in modo sostenibile gli ecosistemi marini e costieri per evitare impatti negativi significativi, anche rafforzando la loro capacità di recupero e agendo per il loro ripristino, al fine di ottenere oceani sani e produttivi;
14.3 Ridurre al minimo e affrontare gli effetti dell'acidificazione degli oceani anche attraverso una maggiore cooperazione scientifica a tutti i livelli;
14.4 Entro il 2020, regolare efficacemente la raccolta e porre fine alla pesca eccessiva, la pesca illegale, quella non dichiarata e non regolamentata e alle pratiche di pesca distruttive, e mettere in atto i piani di gestione su base scientifica, al fine di ricostituire gli stock ittici nel più breve tempo possibile, almeno a livelli in grado di produrre il rendimento massimo sostenibile come determinato dalle loro caratteristiche biologiche;
14.5 Entro il 2020, proteggere almeno il 10 per cento delle zone costiere e marine, coerenti con il diritto nazionale e internazionale e sulla base delle migliori informazioni scientifiche disponibili;
14.6 Entro il 2020, vietare quelle forme di sovvenzioni alla pesca che contribuiscono all'eccesso di capacità e alla pesca eccessiva, eliminare i sussidi che contribuiscono alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata e astenersi dall'introdurre nuove sovvenzioni di questo tipo, riconoscendo che un trattamento speciale e differenziato adeguato ed efficace per i paesi in via di sviluppo e i paesi meno sviluppati dovrebbe essere parte integrante del negoziato sui sussidi alla pesca dell'Organizzazione Mondiale del Commercio;
14.7 Entro il 2030, aumentare i benefici economici derivanti dall'uso sostenibile delle risorse marine per i piccoli Stati insulari e i paesi meno sviluppati, anche mediante la gestione sostenibile della pesca, dell'acquacoltura e del turismo;
14.a Aumentare le conoscenze scientifiche, sviluppare la capacità di ricerca e di trasferimento di tecnologia marina, tenendo conto dei criteri e delle linee guida della Commissione Oceanografica Intergovernativa sul trasferimento di tecnologia marina, al fine di migliorare la salute degli oceani e migliorare il contributo della biodiversità marina per lo sviluppo dei paesi in via di sviluppo, in particolare i piccoli Stati insulari in via di sviluppo e i paesi meno sviluppati;
14.b Assicurare ai piccoli pescatori artigianali l'accesso alle risorse e ai mercati marini;
14.c Migliorare la conservazione e l'uso sostenibile degli oceani e delle loro risorse tramite l'applicazione del diritto internazionale, che si riflette nell'UNCLOS, che fornisce il quadro giuridico per l'utilizzo e la conservazione sostenibile degli oceani e delle loro risorse, come ricordato al punto 158 de "Il futuro che vogliamo".
Le parole degli studenti al villaggio
Nelle passate edizioni del Villaggio per la Terra, gli studenti coinvolti nell'animazione delle 17 piazze tematiche di Villa Borghese hanno scelto dei concetti chiave con cui esprimere, trasmettere e comunicare il proprio obiettivo. In attesa di scoprire cosa uscirà quest'anno, queste sono le parole scelte dei ragazzi delle scorse edizioni: